Vi starete chiedendo: cosa c’entrano
tra loro queste due parole? È un errore ortografico, grammaticale o di battitura?
E quella “è”… cosa vorrà dire?
Andiamo per ordine…
TUMORE È VIAGGIO…
Queste due parole messe insieme e
collegate dal verbo essere cosa vi fanno pensare?
A me fanno pensare a molte
correlazioni….
Spesso quando si scopre di avere
un tumore la prima cosa che si cerca di fare è un viaggio… il così detto “VIAGGIO
DELLA SPERANZA”.
E quindi il tumore è viaggio in quanto cerchiamo strutture sanitarie che possano accogliere noi, la nostra nuova malattia e soprattutto le nostre paure… e non sempre questi viaggi sono frutto di reali mancanze di strutture ospedaliere adeguate o di medici; la maggior parte delle volte si affronta il viaggio per scappare alla realtà, per vivere la speranza e il desiderio che andando da qualche altra parte tutti i nostri problemi possano scomparire, che magari altre città, nazioni o stati possano darci quel barlume di speranza che cerchiamo, ma dobbiamo ricordarci sempre che la bacchetta magica non esiste….
Spesso questi viaggi sono all'interno della stessa città... Inizia così un circolo vizioso, si iniziano a sentire vari pareri, consulti su consulti, e spesso tutto ciò ci confonde soltanto di più, ma ovviamente concordo con il fatto di sentire più pareri quando quello che si sente non ci convince....
E quindi il tumore è viaggio in quanto cerchiamo strutture sanitarie che possano accogliere noi, la nostra nuova malattia e soprattutto le nostre paure… e non sempre questi viaggi sono frutto di reali mancanze di strutture ospedaliere adeguate o di medici; la maggior parte delle volte si affronta il viaggio per scappare alla realtà, per vivere la speranza e il desiderio che andando da qualche altra parte tutti i nostri problemi possano scomparire, che magari altre città, nazioni o stati possano darci quel barlume di speranza che cerchiamo, ma dobbiamo ricordarci sempre che la bacchetta magica non esiste….
Spesso questi viaggi sono all'interno della stessa città... Inizia così un circolo vizioso, si iniziano a sentire vari pareri, consulti su consulti, e spesso tutto ciò ci confonde soltanto di più, ma ovviamente concordo con il fatto di sentire più pareri quando quello che si sente non ci convince....
Ovviamente riconosco
(specialmente per chi come me abita al sud Italia) che spesso certi viaggi sono
necessari, anche io li ho fatti, e spesso mi rendo conto di quanto tutto il
nostro sistema sanitario sia un fallimento sotto vari punti di vista!!! Per
fortuna non è sempre così… ci sono medici che hanno deciso di rimanere nella
propria città, di lavorare all’interno di strutture spesso fatiscenti, dove non mancano i disagi... Questi medici, ed anche agli infermieri (devo dire che sono stata molto
fortunata perchè ne ho conosciuti molti) non svolgono soltanto un lavoro o una
professione… spesso è un dono che hanno ricevuto e che mettono a disposizione
dell’altro sacrificando la loro vita… GRAZIE.
Altre tipologie di viaggi che si
possono intraprendere quando veniamo a conoscenza di avere un tumore (lo fanno
anche i parenti e gli amici) sono i VIAGGI MENTALI… ad esempio i “viaggi
nel passato e quelli nel futuro”.
Il tumore è un viaggio “nel passato”, ci aiuta a
ripercorrere gli eventi fondamentali della nostra vita…
La paura di perdere tutto ci fa
fare proprio questo.. un viaggio nel passato, per poter ricordare, per poter
imprimere quelle immagini nella nostra memoria, per poter fare bilanci, per
poter dire “se avessi” ecc…
Ed ecco che qui spesso entrano in
gioco altri attori… genitori, fratelli, nonni, amici… persone con le quali si
ha condiviso di tutto e di più…
Vogliamo riattivare quel ricordo
non solo per noi, ma anche per loro; ma soprattutto vogliamo riattivare quel
ricordo perché secondo noi, se riusciamo a fissarlo nella loro mente,
diventeremo immortali…
È inutile che nascondiamo il sole
con la rete… perché è così, e sfido chiunque a dirmi che non è vero…
Quando ci rendiamo conto che
qualcuno si ricorda di noi, che in quel ricordo, in quella foto, in
quell'articolo di giornale, veniamo ricordati, citati, quello che sentiamo è
proprio questo… l’immortalità… perché finché ci sarà qualcuno che ci ricorderà
noi saremo in vita…
E forse il mio blog, e tutto il
resto, è anche questo… il mio “VIAGGIO NELL'IMMORTALITÀ” :D
Fare i viaggi nel passato al fine
di ricordare, ridimensionare, capire gli errori fatti, le
valutazioni sbagliate, per modificare la nostra condotta, ci può aiutare molto
nella definizione di noi stessi, nella definizione del nostro nuovo “IO”, nella
definizione e costruzione dei nostri nuovi rapporti sociali e quindi nella realizzazione della nostra nuova vita!
L’importante è che questi viaggi
nel passato poi ci riportino alla realtà, perché non possiamo vivere di rimpianti,
o cosa forse peggiore, vivere nel passato, perchè negare il presente o la
malattia equivale a non vivere!!!!
Umm.. viaggio nel futuro… che
parolona…
Chi come me ha un tumore (o altra
patologia) sa benissimo di quanto questi viaggi ci mettano paura, ansia,
tristezza…. Si perché anche se per tutti il futuro è un’incognita, nel nostro
caso è vissuto con più intensità ed ansia.
Spesso le persone mi dicono che
hanno paura, che non vogliono sognare, che non vogliono programmare niente, e
le capisco..
Inizialmente anche io ero così,
ma poi (soprattutto grazie alla mia psicologa) ho capito che vivere nel terrore
e non avere più prospettive, programmi, sogni, equivale a non vivere… allora
forse è meglio fare viaggi “nel futuro” ma a breve termine, perché dopo aver
ricevuto il dono della nuova vita, di aver ricevuto il dono degli “occhiali
dell’anima”, non si può buttare tutto al vento….
VIAGGIO E TUMORE
Queste due parole, connesse da
una congiunzione, mi fanno pensare ad una sola cosa…
VIAGGIARE…
Conoscere ed esplorare terre lontane, vedere e superare nuovi orizzonti, conoscere nuove culture, assaporare nuovi gusti, immergersi in nuove acque… tutto ciò può avvenire solo viaggiando…
Conoscere ed esplorare terre lontane, vedere e superare nuovi orizzonti, conoscere nuove culture, assaporare nuovi gusti, immergersi in nuove acque… tutto ciò può avvenire solo viaggiando…
Io prima della malattia avevo
paura di viaggiare, anche perché soffrivo di attacchi di panico su quasi tutti i
mezzi di trasporto.. ma quando mi sono svegliata dall'operazione ho sentito da
subito una voglia di vita diversa... Avevo voglia di assaporare ogni momento, ogni attimo, ogni luogo...
Infatti da allora non perdo nessuna occasione…. Che sia un weekend dietro casa o un viaggio intercontinentale per me va bene, ogni scusa è buona, e come direbbe la mia nonnina “ti fete a casa?” hai sempre la valigia pronta? :D
Infatti da allora non perdo nessuna occasione…. Che sia un weekend dietro casa o un viaggio intercontinentale per me va bene, ogni scusa è buona, e come direbbe la mia nonnina “ti fete a casa?” hai sempre la valigia pronta? :D
Il tema del viaggio e del tumore
non è banale, non è da sottovalutare...
Anche noi malati di tumore abbiamo le stesse voglie, gli stessi desideri di una persona sana, magari siamo molto vincolati al "qui ed ora" e soprattutto siamo legati dalla paura...
Spesso in ospedale, quando racconto dei miei viaggi, le persone mi domandano: “ma lei questo viaggio l’ha fatto quando stava bene”, oppure “lei è partita perchè ha staccato la chemioterapia per un periodo”… niente di più sbagliato…
Anche noi malati di tumore abbiamo le stesse voglie, gli stessi desideri di una persona sana, magari siamo molto vincolati al "qui ed ora" e soprattutto siamo legati dalla paura...
Spesso in ospedale, quando racconto dei miei viaggi, le persone mi domandano: “ma lei questo viaggio l’ha fatto quando stava bene”, oppure “lei è partita perchè ha staccato la chemioterapia per un periodo”… niente di più sbagliato…
Come sostengo sempre, avere un tumore
cambia la vita, modifica alcune abitudini, ma basta avere la voglia di fare, riuscire a gestire la paura e l'ansia ed avere la possibilità di organizzarsi che tutto può avvenire….
Il tumore ci limita in molto,
non ci da la possibilità di scelta in molte cose, ma quello che possiamo scegliere dobbiamo farlo.. così come scegliere come ricaricare le batterie :D
Io spesso tra un ciclo ed un altro di chemio (quindi nell'intervallo dei
15 giorni) ho fatto dei viaggi, America, Spagna, Francia, Italia ed Isole, viaggi spirituali e viaggi culturali, viaggi in montagna e viaggi di mare... Ovviamente non sono neanche mancati i viaggi della "speranza"ed i viaggi per interventi chirurgici!!!
Viaggiare mi permette di ricaricare le batterie e scendere in campo per combattere la mia battaglia più carica di prima…
Devo dire che la passione per i viaggi mi è stata trasmessa (ed anche sempre sovvenzionata) da mio padre, ed anche io gli dico sempre: "ti fete a casa?” hai sempre la valigia pronta? :D
Viaggiare mi permette di ricaricare le batterie e scendere in campo per combattere la mia battaglia più carica di prima…
L’importante per noi malati
oncologici, e non solo, è prendere alcune precauzioni…
Sicuramente non scegliere viaggi
in continenti dove le strutture sanitarie non sono adeguate alle nostre esigenze, fare un’assicurazione di
viaggio, tradurre la nostra patologia, i farmaci che
prendiamo e lo schema terapeutico che seguiamo nella lingua del paese che stiamo andando a visitare. Non dimentichiamo di portare con noi i farmaci che assumiamo e le ricette mediche
(potremmo avere difficoltà nel reperirle) e soprattutto non fatevi prendere dall'ansia
di stare male….
Perché è quella che vi paralizza
e che vi frega… voi dovete essere più intelligenti… la voglia di viaggiare e di
vivere deve prendere il sopravvento :D
Parlando di viaggi per me è d'obbligo fare riferimento a Dante, alla “Divina commedia”, al suo viaggio tra Inferno,
Purgatorio e Paradiso che ci ha insegnato molto… possiamo quasi immedesimarci
in lui, la nostra vita è un continuo viaggio tra queste dimensioni…
Voglio finire questo post proprio
con una frase della “Divina Commedia”, la quale inevitabilmente mi fa pensare
al mio Nonnino (riaprendo il libro del liceo ho trovato dei suoi scritti ed anche
delle ricette di cucina :D) e a quanto tempo ha passato con me per farmi fare i
compiti.
La “Divina Commedia” mi fa
pensare anche alla mia mamma che la adora e ne conosce alcune parti a memoria
(ogni tanto in famiglia facciamo le gare a chi la conosce meglio, ed ovviamente
vince sempre lei :D)
Allora vi saluto dicendovi che
non importa quale viaggio voi stiate affrontando… l’importante è che la vostra
vita sia sempre dominata dalla consapevolezza e dall'amore, e che dopo
il “riveder le stelle” ed il “salir a le stelle” arriviate alla
conoscenza dell’amore puro, dell'amore che tutto può…
”L'amor che move il sole e l'altre stelle”
.
I love life <3